LA SALA DELLA CANAPA E DEL LINO
Quest'ambiente
è adibito alla lavorazione della canapa e lino, fibre coltivate nel paese
fino agli anni "40.Le fibre prima di essere tessute si depositavano a
fasci a macerare in acqua nei torrenti per circa 20 -30 giorni; quindi si
,raccoglievano e si trasportavano con l'asino nell'aia vicino casa, dove
si esponevano ad asciugare al sole. Dopodiché si passavano a "maciullare"
con la "maciulla a gramola", che dirompeva e separava le fibre di canapa
a di lino da quelle legnose. Un esemplare di questa macchina è qui
esposta. Con il pettine in ferro si passava alla pulizia delle fibre,
per procedere, poi, con l'operazione finale della filatura a mano con la
rocca e il fuso. Con l'aspo si formavano le matasse, con l'arcolaio il
gomitolo, mentre "l'incannatoio" (roccatrice) formato da una navicella
con dentro un ferro che serviva per arrotolare il filo in modo da
formare tonte sigarette di filo che poi venivano inserite nella navetta,
parte del telaio contenente all'interno la spola con il filato di trama.
Il telaio presente in sala è costruito con il legno di quercia ed ha
circa 200 anni. I pettini esposti servivano al telaio; formati da un
riquadro di fitte stecche parallele tra cui passano i fili dell'ordito e
mediante l'intreccio di trama e ordito si ottiene il tessuto.
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Numeri utili:
Grotte di Pastena
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