LA SALA LAVORAZIONE DEL TERRENO La lavorazione del terreno ha impegnato, sin dai tempi più antichi, la maggior parte della popolazione ed ancora oggi è facile vedere, percorrendo le stradine della campagna pastenese, molti contadini che vi si dedicano. il terreno oggi viene coltivato con le macchine agricole ma in antichità si lavorava con l'ausilio dei buoi, sul dorso di questi animali si poneva il giogo al quale si agganciava l'aratro, che poteva essere in legno a ferro, il contadino si posizionava dietro e guidava i buoi per mezzo di lunghe funi che partivano dal frenabue, inseriti nelle loro narici.. Dopo l'aratura il terreno si lasciava riposare fino alle prime piogge, poi si passava con l'erpice (arnese quadrangolare in legno e denti in ferro) per sbricialare la terra e procedere nuovamente con l'aratro per la semina che solitamente avveniva nel mese di novembre.il livellotare, anch'essa trainato dai buoi, serviva, invece per ricoprire i solchi una volta effettuata la semina. Vi è anche una seminatrice che veniva trainata dagli animali, le granaglie fuariuscivana dagli appositi fori, ed andavano a cadere direttamente nei solchi.
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Numeri utili:
Grotte di Pastena
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