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Uno
stretto varco tra alcune colonne ci introduce alla "Sala dei pipistrelli",
che è la parte più alta della grotta, solo 30 metri circa di serie calcarea,
e dove è possibile ammirare alcuni esemplari rimasti di fauna cavernicola. I pipistrelli colonizzano le grotte durante il letargo invernale. I pipistrelli di questa grotta hanno la caratteristica di produrre una grande quantità di guano, che con il suo elevato tenore di composti azotati costituisce un nutrimento eccellente per molte specie animali. Anche gli Ortotteri (Dolichopoda) popolano la grotta e rappresentano una cospicua fonte di approvvigionamento. Il principale nutrimento di questi animaletti si trova nell'argilla che è il residuo organico che resta nel terreno. Questa sala è ancora piena di inghiottitoi non ancora saturati definitivamente; al di là della ringhiera aveva sede un laghetto stagionale alimentato dalle acque che provenivano dagli inghiottitoi, la cui violenza è testimoniata da una stalattite spezzata. Alla fine di un profondo scivolo c'è un condotto molto stretto, lungo circa 200 metri, che si ricollega al ramo "attivo". |