SALA
CUCINA
Ogni massaia, nella
propria cucina, possedeva un forno, grazie al quale cuoceva pane e dolci.
Accanto ad esso è stato ricostruito il piano cottura, costituito da
piccole fornaci sulle quali si ponevano le pentole, solitamente in
terracotta.
Nello madia avveniva la cernita della farina per preparare l'impasto del
pane,che si lasciava lievitare per alcune ore I bracieri servivano per
riscaldare l'ambiente ed erano posti solitamente sotto il tavolo, robusto
e capiente, dato l'elevato numero dei componenti della famiglia. Sul tavolo
si possono osservare alcune suppellettili (tazzine per il caffè,
bicchierini per il liquore, bicchieri per il vino, piatti finemente
decorati, zuppiere etc.) mentre sulla mensola del forno si hanno le anfore
in terracotta con cui si trasportava l'acqua che quotidianamente si andava
o prendere nei pozzi, ferri do stiro alimentati o carbone, una pentola per
lo cottura dei legumi (in particolar modo fagioli e ceci), alcune
bottiglie di salsa di pomodori fatte in casa chiuse con il tappo di
sughero e lo spago. Sulla parete si possono riconoscere alcuni utensili da
cucina in rame (passatutto, scolapasta, mestolo, etc.) mentre nella
dispensa ci sono altri piatti, zuppiere, una macchina per fare lo sfoglio,
lo schiacciapatate, il macinino per il caffè, il bollilatte, l'imbuto, una
macchinetta tritacarne e spezie.
Nella sala c'è, infine, un angolo dedicato agli strumenti di
illuminazione con lampade ad olio, petrolio e carburo (gas solido) ed
anche la campana di un lampione pubblico che nel passato una persona
addetta lo accendeva con un goccia di olio.
La corrente elettrica nel
paese è arrivato nel 1924, opero del Podestà. Sempre in questo periodo, Pastena che da sempre faceva parte della provincia di Caserta, veniva
annessa a Frosinone che nel frattempo era diventato capoluogo di Provincia
(Dicembre 1926).
Le sedie di paglia, esposte in questa sala, erano fatte artigianalmente
dal falegname, che costruiva la parte in legno, e dalla "s'giara", che
rivestiva le sedie utilizzando le foglie di una pianta "ampelodesna tenax",
(in dialetto la stramma) che cresce spontaneamente sulle montagne o lungo
gli argini dei fiumi. Dopo che erano state essiccate, venivano intrecciate
a gruppi di due o tre per formare la corda.
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Numeri utili:
Ufficio Turistico
Via P.zza Municipio
orario: 9,00 - 14,00
Tel. 0776/545011
Museo
dell'Arte Contadina e dell'Ulivo |
Via Porta Napoli
orario estivo: 9,00 - 20,00
orario invernale: 10,00 - 16,00 |
Grotte di Pastena
Via Grotte
orario estivo: 8,30 - 19,00
orario invernale: 10,00 - 16,00
Tel. 0776/546322
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