LA SALA DEI MESTIERI In questa sala, che originariamente era una stalla, e dove è ancora visibile la struttura delle antiche mangiatoie, sono esposti gli attrezzi che si trovavano nella bottega del fabbro e quelli che venivano usati dal taglialegna. In paese, infatti, sin dai tempi più antichi, vi era il fabbro, al quale venivano commissionati i vari attrezzi in ferro di uso quotidiano. Tra gli oggetti esposti se ne possono osservare alcuni di uso domestico, come ad esempio il treppiedi, le griglie per bracieri, le pinze per I fuoco, la serratura, etc. ed altri di uso agricolo quali: la vango, l'ascia, il falcetto, la sterra, utilizzata per pulirsi le scarpe prima di rientrare in casa e per sterrare la vanga durante la vangatura del terreno, la forca, oppure attrezzi usati dai muratori quali la cazzuola, la caldarella, nonché dal taglialegna quali: la sega, il trapano a mano, la roncola etc. il taglialegna spesso si avvaleva della collaborazione di una seconda persona per l'uso, ad esempio, dello stroncatore a due pioli per i tronchi più grossi. Il cavalletto di legno, serviva da supporto alla legna da tagliare con le seghe ad arco. Troviamo anche esposte le forbici abitualmente usate dal sarto locale che provvedeva a confezionare vestiti per tutti gli abitanti, tra cui anche gli abiti da sposa che venivano commissionati circa venti giorni prima della celebrazione del matrimonio, dopo che la diretta interessata e la madre avevano comprato le stoffe adatte nei mercati dei paesi limitrofi affrontando le fatiche di un lungo viaggio a piedi. Ci sono ancora le cesoie per tosare le pecore, utilizzate in particolar modo in primavera e in autunno quando veniva compiuta l'operazione della tosatura, dopo che le pecore si erano lavate nel torrente. La tosatura come del resto tutte le attività agricole (mietitura, vendemmia, raccolta delle olive etc.) veniva fatta insieme e con l'aiuto di altre famiglie ed erano momenti molto belli e significativi in quanto si rinsaldavano i legami di amicizia e parole come solidarietà e fratellanza acquistavano vero valore. Nella sala c'è, inoltre, una sezione di cipresso, chiamato il maggio che viene innalzato il i Maggio, nella piazza principale del paese, in occasione dei festeggiamenti della S,S. Croce, Patrono e Protettrice del paese che conserva alcuni frammenti della Croce su cui è morto nostro Signore Gesù Cristo (vedi spazio dedicato alla festa della S.S. Croce). All'interno della sala dei mestieri vi è poi una sezione di quercia per mostrare praticamente il conteggio degli anni (ogni giro un anno) e l'esemplare esposto ha tra i i 50-1 80 anni. Vi sono poi i tronchetti con le relative foto degli alberi presenti in zona: nella parte superiore vi sono gli alberi che producono frutti (ciliegio, pero, melo, olivo, fico etc.) mentre nella parte inferiore vi sono gli alberi da cui si ricava il legno da ardere o per farne dei mobili e suppellettili varie (olmo, acero, pino, noce etc.). Tra queste specie vogliamo ricordare il leccio (quercia ilex), molto diffusa nel territorio, il cui legno è molto duro ma facile a deteriorasi per cui é ottimo combustibile, inoltre produce le ghiande,ottimo cibo per i suini. |
Numeri utili:
Grotte di Pastena
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